MADE IN: PRIMO MA IMPORTANTE PASSO IN PARLAMENTO UE VERSO L’OBBLIGO DELL’INDICAZIONE DI ORIGINE IN ETICHETTA

Il 15 aprile 2014 il Parlamento europeo, riunito in seduta plenaria, ha approvato il Regolamento sulla Sicurezza dei prodotti non alimentari, avanzato dai Commissari per l'industria e Vice Presidente della Commissione UE, Antonio Tajani, e alla Salute, Tonio Borg. Il Regolamento contiene un apposito articolo volto a valorizzare il cosiddetto “Made in” prevedendo in etichetta l'indicazione obbligatoria sull'origine dei prodotti non alimentari (obiettivo per il quale Federazione Moda Italia si batte da anni). Il Parlamento UE ha anche respinto a larga maggioranza l'emendamento volto a cancellare la proposta di prevedere l'obbligatorietà del “Made in”. Per il Presidente di Federazione Moda Italia, Renato Borghi: «È con grande soddisfazione che abbiamo accolto l'esito della seduta del Parlamento europeo che ha visto confermato l'interesse dell'Italia e di altri Paesi come Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Romania, Bulgaria e Lituania a
valorizzare il “Made in”, nonostante la forte opposizione dei Paesi nordici in Consiglio guidata da Germania e Svezia ed affiancata da altri Paesi come Olanda, Finlandia, Lettonia, Estonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Danimarca. L'Europa si trova di fronte ad una scelta importante e strategica per dare giusta dignità e trasparenza alla provenienza dei prodotti, valorizzando al contempo le eccellenze del “Vecchio Continente”. L'assenza di regole chiare e dell'indicazione di origine penalizza non soltanto i produttori europei ma anche i consumatori, soprattutto in relazione al dilagare di un sempre più preoccupante fenomeno criminale come quello della contraffazione».

In proposito, si rimanda all'azione sindacale effettuata da Federazione Moda Italia con Confcommercio nel maggio 2013 all'interno della discussione in EuroCommerce (l'Associazione Europea del Commercio al Dettaglio) sulla Proposta di Regolamento UE  sulla Sicurezza e sull'indicazione di origine dei prodotti non alimentari. Su 31 Associazioni di categoria aderenti a EuroCommerce, infatti, solo Confcommercio dietro anche una nostra forte sollecitazione ha espresso la propria contrarietà allo stralcio dell'art. 7 del Regolamento UE in questione (sul Made In).

MADE IN: PRIMO MA IMPORTANTE PASSO IN PARLAMENTO UE VERSO L’OBBLIGO DELL’INDICAZIONE DI ORIGINE IN ETICHETTA



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