- Maggio 8, 2020
- Postato da: Enrica Esposito
- Categorie: Area sindacale, Covid Sindacale
Nelle ultime settimane ci sono stati dei dubbi su come interpretare la parola “sanificare”. La sanificazione comprende tutte le operazioni ordinarie atte a rendere sani determinati ambienti attraverso la pulizia (detergente) e la disinfezione (igienizzante/sanificante).
A tal riguardo bisogna precisare che ad oggi la sanificazione obbligatoria per i negozi, esercizi ed aziende in attività può essere “fai-da-te”, ma secondo regole precise.
La pulizia deve essere effettuata almeno due volte al giorno (o in base ai turni di lavoro) e usando prodotti e disinfettanti comunemente in commercio. Tutto ciò deve essere fatto preoccupandosi di concentrarsi in particolare sulle superfici toccate più di frequente, come ad esempio porte e maniglie, tavoli e tastiere di registratori di cassa, POS, oltre ai servizi igienici.
I prodotti da usare per la sanificazione periodica degli ambienti (locali, postazioni o aree comuni) per prevenire la diffusione del Covid 19, sono a base di alcol e cloro come:
- etanolo (alcol etilico) al 70%;
- prodotti con con una concentrazione dello 0,1% e 0,5% di cloro attivo (candeggina).
N.B. Solo nelle aree geografiche a maggiore endemia o nelle aziende in cui si sono registrati casi sospetti di COVID-19, in aggiunta alle normali attività di pulizia, è necessario prevedere, alla riapertura, ad una sanificazione straordinaria degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni, ai sensi della circolare 5443 del 22 febbraio 2020 tramite trattamenti e/o ditte specializzate.