Contributi a fondo perduto per i negozi di abbigliamento

Grido d’allarme del settore abbigliamento. Federmoda-Confcommercio con lo slogan “Non siamo fantasmi” ha lanciato la campagna di sensibilizzazione del settore rivolta alle istituzioni e al Governo in primis. L’associazione di categoria, alla quale aderiscono le imprese del commercio al dettaglio e all’ingrosso di abbigliamento, calzature e pelletterie, reclama piena tutela per la categoria, in considerazione della grave crisi che la pandemia ha causato anche nel settore.

“ll nostro settore – afferma Federmoda Confcommercio – vive di stagionalità e sta perdendo le vendite dell’autunno-inverno in un momento fondamentale che per il settore che è il più importante dell’anno. La crisi si fa ogni giorno più pesante eppure siamo esclusi da ogni forma di indennizzo. Servono ristori congrui per i danni ingentissimi subiti e le vendite crollate fino all’80% rispetto all’anno scorso”.

 

“Nelle ultime settimane, con la ripresa dei contagi – afferma Ivana Arrigoni, neorieletta presidente Federmoda Confcommercio cesenate – si è diffuso un generalizzato timore che sta paralizzando le vendite, alimentato anche dagli inviti a limitare al minimo gli spostamenti. Direi che molti si sono messi in autolockdown, se non altro psicologico, ma anche fisico. La chiusura anticipata alle 18 dei pubblici esercizi, con il venir meno delle occasioni sociali di incontro, la ripresa forte dello smart working e l’ipotesi di nuovi lockdown si ripercuotono sul nostro settore. La rarefazione di momenti sociali serali ha ridotto anche il desiderio e la propensione a rinnovare il guardaroba. Se a questo scenario si aggiunge il timore per il futuro, si capisce bene come uno dei primi settori di consumo sacrificati sia quello dell’abbigliamento”.

 

“I negozi di abbigliamento e affini – prosegue la presidente di Federmoda Confcommercio cesenate – sono come sempre pronti a servire i clienti nello shopping natalizio che può avvenire con tutte le cautele in sicurezza, agio e serenità per non privarsi anche del benessere psicofisico che procurano gli acquisti di Natale. A breve verranno accese le luminarie che potranno aiutare anche dal punto di vista psicologico”.

 

“Servono misure urgenti di sostegno per i negozi di abbigliamento – afferma Federmoda-Confcommercio –. Nonostante il quadro della crisi sia chiarissimo, per le istituzioni restiamo dei fantasmi: nessuno sembra accorgersi dei gravi danni subiti dai nostri negozi, che vivono di collezioni stagionali ed hanno investito ingenti capitali in prodotti che rischiano di restare fermi sugli scaffali. Abbiamo chiesto al Governo contributi a fondo perduto, liquidità dalle banche, credito d’imposta per gli affitti, condono tombale sui versamenti tributari e contributivi, detassazione e rottamazione dei magazzini, sospensione dei mutui e prosecuzione della cassa integrazione fino a tutto il 2021“.

“Mai come quest’anno, in questa emergenza così particolare – aggiunge il presidente Confcommercio cesenate Augusto Patrignani – è pertinente e attuale il nostro appello a privilegiare gli acquisti nei negozi al dettaglio delle nostre città e del territorio per sostenerli, premiando la loro professionalità e attaccamento ai clienti.

 

Confcommercio ha fiducia che le vendite di Natale possano smuovere il settore attualmente in impasse e che ha diritto a ristori congrui e tempestivi. I negozi di abbigliamento sono una risorsa insostituibile e una luce delle nostre città, che non si deve spegnere, e che brillerà nelle settimane che vanno verso il Natale e che i cesenati contribuiranno a far brillare”.



Invia un messaggio
Scrivici su WhatsApp
Ciao, possiamo aiutarti?