In seguito alla nostra comunicazione inviata al Sindaco di Cesena sull’avvio della TCP sul territorio, il presidente Augusto Patrignani è stato ricevuto in data 23 febbraio dal Sindaco stesso e dagli assessori all’Ambiente Francesca Lucchi e al bilancio Camillo Acerbi, per un confronto sul tema. Sono state avanzate da parte dell’associazione alcune domande riferite alla modalità di attivazione del nuovo servizio, ma soprattutto sono stati messi in luce i dubbi – in assenza di dati certi – sul fatto che alle imprese non è stato ancora comunicato quanto costerà il servizio rispetto agli anni precedenti.
In particolare è stato messo in evidenza come la categoria dei pubblici esercizi rischierà di pagare delle maggiorazioni rispetto agli scorsi anni per via di un numero minimo di conferimenti dell’indifferenziata quasi sicuramente insufficiente per il loro fabbisogno. In quella sede pertanto il presidente Patrignani ha ribadito la necessità di allungare a tutto il 2023 il periodo di “franchigia” del nuovo metodo, chiedendo che nel frattempo si faccia un attento monitoraggio sui conferimenti e sulle necessità delle aziende e quindi più simulazioni sulle tariffe. In particolare poi è stato chiesto di fare maggiore informazione nei confronti delle aziende perché c’è la percezione che molte imprese ancora non siano a conoscenza del nuovo metodo e del fatto che ad oggi è impossibile capire come inciderà sulla gestione aziendale.
In data lunedì 6 marzo inoltre, il Presidente ha incontrato anche Andrea Raggi, responsabile Hera area management Romagna e Raffaele Rossi, tecnico responsabile per il distretto del cesenate per presentare anche a loro le stesse criticità: il fatto che il numero di 24 conferimenti saranno pochi per alcune categorie; che il tempo di franchigia fino a giugno è troppo breve per un monitoraggio congruo del nuovo sistema; che il nuovo metodo è iniziato in assenza di dati economici e del regolamento che ne determina le tariffe; che non è stata fatta una presentazione completa alle imprese e che quindi i nodi da sciogliere per loro sono ancora tanti.
L’incontro è stato utile per capire degli aspetti tecnici riferiti alla grandezza dei bidoni e al numero dei passaggi che non erano stati specificati durante gli approfondimenti con l’amministrazione: ad esempio è stato specificato che il costo della bolletta dipenderà anche dalla grandezza del bidone che le imprese hanno in dotazione (quindi non solo in base al numero dei conferimenti) e che a conclusione del periodo di giugno, i conferimenti minimi che saranno conteggiati da luglio a dicembre saranno 12 e non 24.
Confcommercio non è contraria al metodo della raccolta differenziata, ma siamo a supporto delle aziende, in particolare di pubblico esercizio, che dovranno perfezionare al meglio la gestione interna dei rifiuti per non aumentare il costo della bolletta. Per tanto chiediamo agli associati di contattare il referente Hera dell’associazione Massimo Montanari (m.massimo@ascom-cesena.it 0547/639858) che è disponibile a fare dei sopralluoghi insieme agli assistenti di Hera per organizzare in modo più efficiente la separazione dei rifiuti e valutare la grandezza dei bidoni. Inoltre vi chiediamo di inviarci sempre allo stesso contatto eventuali vostre domande sulla modalità della separazione dei rifiuti.
Su nostra sollecitazione Hera sta predisponendo del materiale informativo adhoc per le imprese che appena pronto vi invieremo.
Vi assicuriamo che Confcommercio continuerà nei tavoli istituzionali e attraverso iniziative proprie a mantenere alta l’attenzione su questo tema, in particolare sulla necessità di allungare il periodo di franchigia perchè il tempo a disposizione per ottimizzare il processo da parte delle imprese è secondo noi fin troppo breve e per impostare in modo equo la tariffa occorrono dati del monitoraggio più certi.
Nel frattempo vi ricordiamo di applicare un cartello “Non vuotare” e quindi di conferire il bidone dell’indifferenziata solo quando totalmente pieno per evitare conteggi diversi dai reali.
