Confcommercio per una città più mobile

La Confcommercio apprezza nel metodo il confronto partecipato promosso dall’amministrazione comunale sull’“Ultimo chilometro” anche se l’esame di una problematica così complessa e delicata come quella del traffico, della mobilità e della sosta avrebbe richiesto un tempo maggiore di approfondimento rispetto alla settimana assegnata per poter raccogliere osservazioni e suggerimenti.

MOBILITÀ INNOVATIVA

Ciò che la Confcommercio chiede preliminarmente a ogni scelta è un approccio innovativo ai temi della mobilità e della sosta che rifugga gli ideologismi e l’ambizione – se vi fosse da parte dell’amministrazione del tutto fuor di luogo – di rieducare i cittadini a un sistema di spostamenti scelti e dettati dall’alto violando il principio inderogabile della libertà di potersi spostare scegliendo l’opzione che più si confà alle esigenze e alle possibilità di ciascuno.

Negli anni Settanta e Ottanta, in un preciso contesto culturale, veniva indicata pregiudizialmente la pedonalizzazione delle aree centrali come la scelta migliore in assoluto, mentre invece oggi si ritiene che questo provvedimento possa essere attuato laddove esistano le condizioni contestuali che possano presupporla e valorizzarla.

Non solo: la peculiarità del centro storico della nostra cittàè quella di essere una luogo attrattore per l’ampia dotazione di servizi: commerciali, del terziario e per quelli pubblici. Coloro che se ne servono vanno pertanto messi nelle condizioni di raggiungerli agevolmente con tutti sistemi di spostamento a loro disposizione.

In particolare, a tutela delle imprese nostre rappresentate, ci compete far rilevare che una corretta politica della mobilitàè condizione fondamentale per il mantenimento sul mercato e per il successo aziendale dei negozi e delle piccole imprese e in questo senso è preciso dovere dell’amministrazione comunale adottare provvedimenti che non blindino l’accesso ai servizi commerciali mettendo le piccole imprese nell’impossibilità di fare nel migliore dei modi il proprio lavoro. I centri storici non sono nati per essere chiusi al traffico ma al contrario per essere massimamente raggiungibili, ponendosi come il cuore pulsante della città.

Il Comune, che ha sede nel cuore del centro, può anche incrementare da parte sua i servizi telematici e sul web per sgravare l’utente dal recarsi in Municipio, ma al contrario la natura dello shopping presuppone che i clienti si rechino fisicamente in negozio. Una puntualizzazione, questa, che può sembrare banale, ma che in realtà mette a fuoco il centro del problema.

Ciò premesso, ne consegue che i piccoli imprenditori insediati in centro storico e nell’area del cosiddetto ultimo chilometro, così come tutti coloro che hanno l’attività in ogni parte della città, debbono essere considerati i primi interlocutori dell’amministrazione e non semplicemente uno dei tanti soggetti interessati alla problematica, per il motivo sottolineato che per loro l’assetto della mobilità e della sosta è una variabile non indipendente per poter svolgere con profitto il proprio lavoro.

Sulla base di queste considerazioni, la Confcommercio chiede dunque una CITTÀ MOBILE E FRUIBILE, in cui il movimento e la sosta non siano ridotti ma incentivati attraverso una serie di scelte ponderate che razionalizzino e snelliscano la circolazione senza interdirla, in particolare nelle zone in cui sono concentrati i servizi e quindi debbono essere raggiungibili e alla portata dei cittadini.

In particolare il centro storico non deve diventare un museo e un luogo di visita ma deve essere un centro pulsante e attrattore e in questo senso si devono rivedere anche scelte del passato che invece di renderlo più fruibile ne hanno penalizzato l’accesso.

Ecco allora che chiediamo a questa amministrazione anche segnali di discontinuità nei confronti della precedente e nello specifico sottolineiamo che il Prim, come tutti gli strumenti amministrativi, deve essere ritenuto correggibile nelle indicazioni delle scelte che palesemente confliggono con l’obiettivo di promuovere e non ingessare la mobilità.

Quanto alla problematica della sosta riteniamo alla luce dei fatti che serva implementare l’offerta dei parcheggi e che non si può rinunciare ai posti auto forniti in centro storico e pertanto un dialogo vero e corretto sulla problematica dell’Ultimo chilometro non può svilupparsi felicemente se l’amministrazione pone fuori dal confronto l’orientamento da lei più volte presentato di pedonalizzare piazza della Libertà.

Questa scelta determinerebbe tutta una serie di conseguenze negative che limiterebbero la mobilità in centro, trasferendo altrove _ ed è facilmente immaginabile dove – i flussi del traffico di chi si sposta per lo shopping.

Confcommercio ha convocato nei giorni scorsi i propri associati che hanno condiviso appieno questa impostazione dell’approccio, e a seguito di un confronto analitico ha stilato questo elenco di richieste.

INFRASTRUTTURE E SOSTA

Occorre incrementare l’offerta di parcheggi attorno al centro storico ultimando il parcheggio del Caps, non abolendo il parcheggio di Piazza della Libertà (in alternativa può essere realizzato interrato nell’ambito di un auspicato progetto di rilancio della piazza, oppure al suo posto può essere costruito un parcheggio interrato nella zona dell’ex Comandini-via Serraglio, e realizzando un nuovo parcheggio in via Canonico Lugaresi, un’area strategica a servizio del centro storico e del mercato ambulante.

  • Il parcheggio della Stazione, peraltro importante, non viene ritenuto funzionale funzionale al centro storico e allo shopping.
  • Il parcheggio dell’Osservanza è un’infrastruttura utile a patto che venga realizzata la soluzione meno onerosa, con minor impatto ambientale e soprattutto più rapida nei tempi. Nel prospetto presentato per il confronto i dati non sono completi e quindi è difficile al momento da parte nostra indicare quale tra le due alternative possa essere la migliore.
  • Confcommercio chiede di applicare tariffe agevolate per la sosta in centro e di rendere gratuita la prima ora di parcheggio. Si richiede inoltre, come avviene nel comune di Forlì, di consentire ai cittadini che hanno parcheggiato l’auto a ridosso del centro, qualora scada il tempo del parcometro mentre sono ancora in giro, di pagare la differenza (con un sovrapprezzo) tra il tempo in più e quello già pagato, invece di rischiare di essere sanzionati con una multa ben più onerosa.
  • Si richiede inoltre di aumentare gli stalli per biciclette e motocicli.
  • Nell’ambito di un rilancio dell’immagine del centro si propone di realizzare una copertura a tettoia nelle vie principali del centro storico che incentiverebbe la passeggiata in centro anche nelle giornate piovose.
  • Si propone di realizzare il progetto di riqualificazione di viale Mazzoni e nello specifico dei marciapiedi sotto la Rocca Malatestiana che oltre ad eliminare le barriere architettoniche aumenterebbe anche la possibilità di sosta e migliorerebbe l’illuminazione stradale.

VIA BATTISTI.
Confcommercio chiede di rimettere via Battisti a doppio senso di marcia riducendo parte dei marciapiedi. Se proprio si vorrà mantenere il senso unico si richiede di adottarlo in direzione centro storico e di rivedere di conseguenza anche la viabilità delle vie trasversali ridisegnandola in modo da alternare accessi e uscite su via battisti. Se questo viale riqualificato deve essere una porta della città è contraddittorio che per chi arriva dal Ponte Nuovo trovi l’accesso sbarrato.

ZONA EX ZUCCHERIFICIO.
Tra le tre proposte presentate dall’amministrazione quella che ci pare più efficace è la seconda del prospetto consegnato.

PONTE VECCHIO E PONTE NUOVO.
Il progetto dell’ultimo km non ne parla, ma si ritiene necessario ribadire la necessità del doppio senso di marcia in entrambi i ponti.
Si coglie l’occasione per rilanciare il progetto di riqualificazione lungo il fiume Savio nel lato Via 4 novembre.

VIALE CARDUCCI E VIA GASPARE FINALI.
Nel prospetto dell’Ultimo km non viene menzionato il destino di queste due strade fondamentali, ma nel Prim esse sono prefigurate a senso unico interdendo la mobilità in direzione Barriera. Provvedimento assolutamente controindicato che allontanerebbe la mobilità dai luoghi maggiormente serviti, pertanto chiediamo che i due viali rimangano a doppio senso.

VIA FIORENZUOLA E ZONA PORTA SANTI.
Dal Prim si evince l’intendimento di mettere Via Fiorenzuola a senso unico dall’Ospedale verso il centro, con l’inserimento di una corsia preferenziale di autobus. Di conseguenza a Porta Santi si creerebbe un Senso unico “a girotondo” senza più lo sbocco in viale Carducci. In tal modo la mobilità verrebbe penalizzata. Confcommercio ritiene che questa zona nevralgica della circolazione possa essere alleggerita dal traffico mantenendo l’assetto attuale in via Fiorenzuola e a Porta Santi, ma a rivedere la circolazione in via Angeli (in cui deve essere reintrodotto l’accesso dalla via Emilia) e nell’area di Madonna delle Rose divenuta in seguito alle modifiche alla circolazione pressoché impercorribile.

PERIFERIA.
Circolazione, sosta e traffico non sono soltanto un problema dell’Ultimo chilometro. Confcommercio pertanto, richiede che vengano create unità operative di confronto in seno a ogni quartiere in cui vengano individuate le principali proposte per migliorare la mobilità, e in questo senso i nostri dodici presidenti di quartiere danno la propria disponibilità fin da ora a partecipare attivamente ai confronti.

ALTRE PROPOSTE.
Confcommercio si riserva di avanzare altre proposte durante il confronto nell’open space del 16 e 17 aprile su problematiche ancora più specifiche.

il presidente Confcommercio
Corrado Augusto Patrignani

 



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