Confcommercio critica la commissione verande

La Confcommercio di Cesena ha fattivamente lavorato per portare il suo contributo all’operato  della Commissione verande, formulando una proposta adottata da altri comuni del Centro Nord (come Torino, Firenze e la stessa Bologna) che regolava le modalità di arredo esterno di pubblici esercizi e ristoranti in forza di una nuova direttiva regionale.
La proposta costruita insieme ad un gruppo di esperti tecnici guidato dal presidente dell'Ordine degli Architetti della Provincia Vittorio Foschi, non era contraria o contraddittoria rispetto a quelle presentate in commissione, ma fornisce una ulteriore possibilità ai pubblici esercizi che non potranno risolvere la loro situazione semplicemente con la variante.

La proposta innovativa, e con tutti i crismi della legittimità, è stata presentata durante una delle riunioni della commissione. Lunedì sera l’assessore allo sviluppo economico Orazio Moretti e i tecnici comunali hanno presentato alla commissione verande riunita alla II commissione e alle associazioni di categoria due ulteriori proposte distinte.

Prendiamo atto con una certa soddisfazione che all’interno della proposta che va a modificare il regolamento di occupazione suolo pubblico sono state recepite numerose disposizioni che avevamo inserito nel nostro regolamento.

Confcommercio non comprende però per quale motivo il Comune di Cesena ha deciso di non applicare totalmente la nostra proposta che si ampliava a quelli su suolo privato e perciò chiede di fare un ulteriore sforzo rivedendo la propria posizione per andare incontro a quegli operatori che non troveranno risoluzioni nelle proposte avanzate dal Comune.
La soluzione della variante, infatti, presenta dei vincoli relativi a codice della strada, codice civile, rispetto per la sismica, monetizzazione di parcheggi pertinenziali e pubblici (per non parlare di tempistiche) che diventato ostacoli eccessivi sia di fattibilità sia di costo per la risoluzione del problema, soprattutto in questo momento di crisi economica.

In definitiva pur ringraziando i membri della Commissione verande per il lavoro svolto,  ci diciamo solo moderatamente soddisfatti dei risultati ottenuti.
Fin dall’inizio infatti la Confcommercio aveva richiesto la presenza in commissione di tecnici “super partes” che dessero un loro giudizio professionale e di ricerca a ciò che era accaduto e a come si poteva procedere. Tuttavia nonostante più di una volta lo stesso presidente Ferrini si fosse dichiarato favorevole, assicurando che avrebbe interpellato membri del Cup anche di fuori Provincia per far parte della commissione, ciò non è mai avvenuto. Inoltre la Commissione non ha adeguatamente sfruttato le occasioni di confronto con Provincia e Regione, che non sono state coinvolte nella consultazione.



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