Cesenate:gli impegni dei sindaci per le imprese in crisi

I comuni possono fare poco o tanto per le imprese o tanto? Ha girato attorno a questo punto focale il Vox populi  romosso da Confcommercio cesenate tenutosi il 28 gennaio in concomitanza con la mobilitazione nazionale organizzata da Rete Imprese Italia,  cartello nazionale a cui aderiscono Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato e Cna, unite insieme a Casa Artigiani non rappresentanta sul nostro territorio, si sono molilitate lunedì anche con un gazebo-presidio  allestito in piazza Almerici a Cesena per tutta la giornata. Sono state inoltre tapezzate le vetrine di negozi, botteghe e attività con manifesti su cui era scritto: "La politica non metta in liquidazione le imprese. Rete Imprese Italia non farà sconti".

La trasmissione andrà in onda giovedì alle 21.15 e sabato alle 23.15.
A confrontarsi col presidente Confcommercio Corrado Augusto Patrignani sono intervenuti i sindaci di Cesena Paolo Lucchi, di Cesenatico Roberto Buda , di Savignano Elena Battistini, di San Mauro Pascoli Miro Gori e di Bagno di Romagna Lorenzo Spignoli.  Secondo il sindaco di Savignano Battistini i comuni possono far purtroppo poco per le imprese essendo privi di strumenti ed è per questo che Savignano e San Mauro Pascoli voglino unirsi in un Comune unico più grande beneficiando di contributi nazionali e regionali che consentiranno di anche di abbassare l'Imu per le imprese.

I sindaci di Cesena Lucchi e Cesenatico Buda hanno invece sottlienato che i Comuni hanno i loro margini di operatività e hanno sottolineato rispettivamente i successi nella riduzione dei tempi delle autorizzazioni e di un nuovo sistema di controllo ex post e solo su un campione del 20% delle imprese per verificare se hanno rispettato gli iter autorizzativi, insieme a una sgravio delle procedure autorizzative. I sindaci di San Mauro e di Bagno di Romagna Spignoli hanno evidenziato che l'operato dei Comuni a favore di cittadini e famiglie (anche in termini di servizi a costi contenuti) si traduce indirettamente in aiuti alle imprese.

Gli imprenditori Zanuccoli (stabilimenti balneari), Andrini (alimentaristi) e Andreoli (ambulanti) hanno rimarcato la necessità di trovare risposte rapide ai problemi delle categorie, ad esempio sulla Bolkenstein spada di Damocle sulle imprese balneari che potrebbero ritrovarsi senza concessioni. "Non esiste la politica in astratto, ma esistono i politici bravi e meno bravi in concreto – ha chiuso il presidente Confcommercio Patrignani -. Confcommercio ritiene che i politici possano fare molto per sostenere le imprese, partendo dall'Imu ribassata e da sgravi tributari e burocratici".

Il sindaco Lucchi ha rimarcato che il Governo può fare tantoanch'esso per i Comuni, togliendo i vincoli sugli investimenti relativi al patto di stabilità: il Comune di Cesena ha 44 milioni di euro bloccati nel conto corrente pronti da investire in opere che diano lavoro anche alle imprese ma non può farlo.

Nelle foto i partecipanti al vox populi e il banchetto informativo durante la giornata di mobilitazione di Rete imprese Italia.

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