Al via in Emilia-Romagna la legge sugli hobbisti

Soddisfatta FIVA Emilia Romagna. Il Presidente Andreoli: “Una regolamentazione attesa ed opportuna”

FIVA Confcommercio Emilia Romagna esprime soddisfazione per l’approvazione del provvedimento che regolamenta i mercatini degli hobbisti in Emilia Romagna, una norma a cui si è arrivati dopo anni di lavoro e di confronto tra la categoria e la Regione.
“Questo provvedimento – commenta il Presidente FIVA Regionale Alverio Andreoli – rappresenta un importante traguardo per la categoria, alla cui definizione la nostra Federazione regionale ha contribuito attivamente in questi anni con proposte ed emendamenti, nello spirito di portare finalmente chiarezza nella normativa regionale di settore valorizzando e tutelando gli operatori del commercio su area pubblica e la loro professionalità”.
In base alla norma approvata, per prendere parte ai mercatini gli hobbisti devono richiedere al proprio Comune di residenza, previo pagamento di 200 euro, un tesserino che consente la partecipazione a dieci manifestazioni all’anno, per un massimo di due anni nell’arco del quinquennio. Esaurito questo periodo, l’hobbista, per poter esercitare l’attività, deve munirsi di autorizzazione al commercio su aree pubbliche.

“La nostra Federazione – prosegue Andreoli – ha fatto la sua parte. Ora spetta agli Enti preposti garantire un’applicazione attenta e rigorosa della norma su tutto il territorio regionale, per salvaguardare il valore dei nostri mercati e per scongiurare, in futuro, eventuali fenomeni di concorrenza sleale a discapito degli operatori ambulanti”.
“Questo nuovo provvedimento – commenta il Direttore della Confcommercio Regionale Pietro Fantini – si inserisce nel positivo percorso di confronto avviato in questi anni con l’Assessorato Regionale al Commercio per recepire le nuove normative europee  e per una revisione della normativa regionale di settore che accompagni l’evoluzione del comparto e le sue esigenze di innovazione”.

La regolamentazione dei mercatini degli hobbisti è stata anche l’occasione per proporre alcune ulteriori modifiche alle altre norme regionali di settore, a partire da quella relativa al DURC.
“Siamo intervenuti – conclude il Presidente Andreoli – per ottenere una riduzione da sei a tre mesi del periodo di sospensione del titolo in caso di mancata presentazione del DURC, così da dare un supporto concreto ai nostri operatori in una fase di particolare difficoltà economica”.

 



Invia un messaggio
Scrivici su WhatsApp
Ciao, possiamo aiutarti?