“Siamo pronti a far ripartire la nostra Riviera”

La stagione turistica? Deve partire nel rispetto dei protocolli che verranno emanati e gli operatori della filiera sono pronti a fare la loro parte. E’ quel che emerge dai presidenti delle categorie della filiera, associati a Confcommercio.

“Sarà una stagione diversa e partirà più tardi nel pieno rispetto dei protocolli per la salute delle persone, ma siamo in grado di costruirla – dicono il presidente di Confcommercio Cesenatico Giancarlo Andrini e il responsabile Confcommercio Roberto Fantini -. Sondaggi autorevoli ci dicono che comunque i nostri connazionali hanno voglia di vacanza privilegiando assolutamente l’Italia come destinazione. Le imprese chiedono interventi tempestivi per far fronte all’emergenza, in particolare per affrontare il problema della liquidità per le imprese, indispensabile per sopravvivere e per attraversare la fase emergenziale, quindi occorre sveltire le operazioni per i prestiti da parte delle banche con garanzia dello Stato. Fondamentale è la sveltezza nelle erogazioni, eliminando gli intoppi burocratici. Bene il differimento delle scadenze dei tributi locali, ma andranno rivisti gli importi, in particolare di Cosap e Tari riparametrati ed abbattuti in relazione all’effettivo utilizzo e produzione di rifiuti. Tutta la filiera deve procedere unita per far partire una stagione certo ridotta, ma senza alcuno stop. Urgente è anche la necessità di crediti di imposta sia per le locazioni di immobili commerciali che per gli affitti d’azienda e anche per le attività del ricettivo alberghiero ed extra-alberghiero.  Occorre inoltre un forte investimento sulla promozione turistica e l’introduzione di voucher da 500 euro a famiglia spendibili nelle strutture ricettive, negli stabilimenti balneari e nelle altre attività, in modo da favorire la ripresa del mercato turistico interno. In Riviera, come in tutte le località turistiche della stagione balneare, abbiamo, se possibile, ancora maggiori preoccupazioni rispetto ad esempio alle città od alle località del turismo invernale. Sta diventando una corsa contro il tempo: se non si riparte per l’inizio dell’estate, significa, per le nostre imprese, saltare un anno intero e per un anno azzerare fatturati e redditi”.

 

“C’è da parte degli stabilimenti balneari la volontà di dare i servizi – afferma il presidente regionale di Sib Confcommercio Simone Battistoni – intervenendo per assicurare le distanze e tutelare la sicurezza e la salute dei bagnanti. La nostra forza è sempre stata quella di assicurare ottimi servizi a prezzi contenuti, contando sui grandi numeri. Quest’anno sarà diverso, i numeri caleranno, ma ci rimboccheremo le maniche. Vanno sostenuti anche i nostri dipendenti, se non potranno lavorare tutti, perché rappresentano un patrimonio aziendale. Chiediamo interventi di sostegno, un bonus specifico per il turismo, e soprattutto che sia fugata l’incertezza della Bolkestein”. Sulla sua scia Roberto Zanuccoli, presidente Sib provinciale: “Sono ottimista per natura e sono certo che il turismo del mare non si fermerà anche in questa situazione così seria. Siamo in grado di assicurare il servizio nel rispetto delle condizioni che verranno chieste, le persone avranno una grande necessità e voglia di mare, la stagione non si bloccherà. Prenderemo quel che viene e nel 2021 ci rilanceremo”.

Terzo Martinetti, vicepresidente Faita Confcommercio regionale che associa i camping e le strutture turistiche all’aria aperta:  “Sarà una stagione ridotta, ma non dobbiamo farci prendere dallo scoramento. Servono tre cose: definire un protocollo d’intesa tra enti locali, Ausl e associazioni di categoria con le linee guida che possano permettere alle attività turistiche di partire in sicurezza. Ogni giorno per cominciare a farlo è buono. Stabilite e identificate le linee guida, ci sono interventi da fare, dai nastri antiressa ai dispenser di igienizzante da installare. Serve subito rapidità nell’erogazione della liquidità, ora che il Governo ha deliberato una copertura delle garanzie quasi totale a carico dello Stato e occorre la piena collaborazione del sistema creditizio. Non si devono far fermare le imprese, altrimenti  non ci sarà cassa integrazione o indennità di disoccupazione che tengano. L’allungamento a settembre della stagione è fondamentale”.

 

“Che la situazione sia complessa  è evidente – afferma Marco Morigi, presidente dell’Associazione Albergatori Confcommercio Gatteo Mare-: seguiamo l’evolversi della questione sanitaria e attendiamo gli sbocchi graduali e protocolli per le strutture turistiche che siano gestibili. Dobbiamo favorire il raccordo degli albergatori e di tutta la filiera ma è normale che ciascuno tenga conto della propria situazione economica. L’importante è sveltire l’erogazione di liquidità”.

“Bisogna essere pragmatici e salvare il salvabile – aggiunge Mauro Brighi, presidente del sindacato albergatori di Confcommercio Cesenatico – remando tutti nella stessa direzione: la stagione turistica non può subire stop. Stare fermi un anno sarebbe letale. Gli albergatori attendono certezze, sblocchi e protocolli a cui uniformarsi unitamente a provvedimenti eccezionali per il turismo e per chi andrà in vacanza. Benissimo il voucher, bene le detrazioni fiscali che sono state proposte. Nel territorio bisogna lavorare per allungare la vacanza a tutto settembre con eventi e iniziative. La Nove Colli era bene spostarla in quel mese piuttosto che dare appuntamento all’anno prossimo. Dobbiamo tesorizzare tutte le opportunità”. 

“Chi ha la mia età – afferma Egisto Dall’Ara, presidente emerito degli albergatori di Gatteo Mare – ricorda tante gravi crisi attraversate nel dopoguerra. Ci siamo sempre sollevati. Ora dobbiamo cambiare e ripartire  con un nuovo modello, che non rinneghi quello creato  dai nostri pionieri del boom. Io ho fiducia nei nostri giovani e sono ottimista. I miei clienti tedeschi mi hanno telefonato per posticipare la vacanza. A maggio non potranno venire, ma mi hanno detto che sperano in settembre. Ai proprietari degli immobili e delle aziende alberghiere chiedo di aiutare i gestori in affitto. Un appello va anche a tutta la filiera del turismo: mai come stavolta bisogna essere uniti”. 

Monica Rossi, presidente dell’associazione di ristoratori Confcommercio Arte. “La situazione è dura per i ristoratori – afferma la presidente – chiusi dal 13 marzo. C’è chi cucina e consegna le pietanze a domicilio. La nostra posizione è chiara: ci serve liquidità subito, la burocrazia non blocchi le erogazioni annunciate, né possiamo aspettare decreti attuativi e lunghe procedure complicate. Per il resto siamo pronti, anzi non vediamo l’ora di riaprire e ripartire nel rispetto dei protocolli che verranno redatti”.

 

Nella foto: I presidenti delle categorie turistiche con i vertici direttivi di Confcommercio del comprensorio cesenate



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