Indagine Confcommercio: “Saldi dal 30, la spesa a famiglia si abbassa di 70 euro

I saldi nel territorio cesenate e regionale si svolgeranno quest’anno a partire dal 30 gennaio con la possibilità per i negozianti di poter effettuare vendite promozionali anche nel periodo precedente.
“Secondo un’indagine Confcommercio sugli acquisti degli italiani in occasione della stagione dei saldi invernali 2021, effettuata dopo Natale e che ha compreso anche attività del nostro territorio – afferma il direttore Confcommercio cesenate Giorgio Piastra – sei intervistati su dieci faranno acquisti con una percentuale leggermente in crescita rispetto all’anno scorso (64% contro 61,8%).
 

Diminuisce invece, secondo l’Ufficio Studi di Confcommercio, la spesa a famiglia destinata allo shopping scontato stimata in 254 euro contro i 324 euro dell’anno passato, quindi 70 euro in meno. In forte aumento la percentuale dei consumatori che acquisteranno in saldo online a discapito dei negozi tradizionali a seguito dei vari lockdown: il 35% di chi farà shopping sceglierà, infatti, la modalità online (il 13,7% in più dello stesso periodo dell’anno scorso). In vistoso aumento (+7,9%) la percentuale di chi attribuisce maggior importanza al prezzo dei prodotti, a testimonianza delle difficoltà economiche che stanno attraversando le famiglie italiane in questo periodo”. 
 
“Le nostre imprese del commercio al dettaglio stanno vivendo un momento di estrema difficoltà – aggiunge Piastra – che si riflette anche nelle aspettative riguardo i saldi: solo il 7,1% dei commercianti ritiene che il proprio negozio sarà visitato in misura maggiore durante i saldi invernali rispetto aa propensione a fare acquisti in saldo. Il 64% dei consumatori ha tuttavia dichiarato di avere intenzione di approfittare dei prossimi saldi invernali, l’emergenza sanitaria potrebbe aver portato i consumatori a risparmiare per acquistare a saldo. Gli intervistati hanno dichiarato di voler acquistare in saldo prevalentemente: capi di abbigliamento (per il 96,6% contro il 95,9% del 2020), calzature (per l’89,3% contro l’82% del 2020), accessori (sciarpe e guanti) per il 33% (erano il 37% nella previsione del 2020) e biancheria intima (25,5% contro il 30% dello scorso anno)”.
 
“Sperando che la situazione sanitaria si evolva positivamente e con la fiducia innescata dall’avvio del piano vaccinale che ci auguriamo venga realizzato con efficacia e tempestività – conclude il presidente Confcommercio Augusto Patrignani – l’auspicio è che non solo il periodo dei saldi invernali, ma l’intera attività commerciale nel nuovo anno possa tornare a svolgersi in un clima più favorevole alle relazioni e agli acquisti verso una riappropriazione delle nostra vita urbana”.


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