Patrignani: “Ausl Romagna efficiente, servono i vaccini”

L’insistenza con cui Confcommercio cesenate da più di un anno a questa parte reclama la necessità di convivere con la pandemia permettendo il lavoro delle imprese in sicurezza, nel pieno rispetto di tutti i protocolli stabiliti dagli organi decisori – visto che l’emergenza è sanitaria, ma anche economica, sociale, esistenziale – nulla toglie alla considerazione prioritaria, a prescindere, che sempre la nostra organizzazione ha messo in luce: al primo posto viene la lotta al virus, da condurre nel modo più efficace e rapido possibile.

 
Non vorremmo proprio passare per coloro che sdrammatizzano la pandemia che tante morti sta provocando nel mondo e nel nostro Paese. Al contrario: abbiamo sempre parlato di lavorare, ma solo e sempre in sicurezza, e naturalmente il nostro primo auspicio è che proceda celermente, senza gli intoppi purtroppo fin qui verificatisi, la campagna di vaccinazione. La vicenda di AstraZeneca ne è un esempio: un problema di efficienza europea, certo, ma che ha ingenerato dubbi e inquietudini in non pochi connazionali chiamati a scegliere se vaccinarsi o no.
Anche per Confcommercio l’imperativo categorico è vaccinare, vaccinare, vaccinare che significa, primariamente, garantire il flusso dei vaccini da somministrare.
 
A livello organizzativo e gestionale ci fidiamo totalmente dei nostri presidi sanitari e dell’organizzazione in capo ad Ausl Romagna, per quel che riguarda il nostro territorio, consapevoli di vivere in una Regione dove il livello dei servizi sanitari è sempre stato più che rassicurante per i cittadini. Ai nostri sanitari, ai medici, agli infermieri, a tutto il personale, ma anche ai quadri dirigenziali e ai vertici direttivi di Ausl Romagna a cui è in capo la responsabilità decisionale e programmatoria, va la nostra riconoscenza e gratitudine per come in quest’anno così drammatico e senza precedenti, si è fatto fronte all’emergenza, con efficienza, professionalità, abnegazione . In altri termini: medici e infermieri sono stati e  sono ogni giorno esemplari, potendo anche operare in un contesto strutturale adeguato.
 
Poter vivere e lavorare, lo diciamo anche nell’ottica delle nostre imprese, in un territorio in cui la sanità funziona e può fungere anche in vari settori da modello è un punto a favore di chi intraprende, perché i servizi sanitari concorrono a determinare il livello di qualità della vita e di attrattività territoriale. Ciò non significa che ci siano aspetti da migliorare, il ritardo delle liste di attesa è fra questi, ma il nostro giudizio è più che positivo su come è stata affrontata l’emergenza sanitaria. Il colpo d’ala, tutta va, deve ancora arrivare: l’accelerazione della campagna vaccinale. Dopo che tanti, durissimi sacrifici sono stati chiesti e tuttora vengono pretesi dalle imprese, e senza adeguati risarcimenti, lo Stato non può fallire nella partita decisiva.  Allora, dal punto di vista sanitario, la nostra richiesta è: fateci vaccinare, fateci vaccinare, fateci vaccinare. Quando verrà il turno di ciascuno, naturalmente, e guai ai furbini che sorpassano chi ha diritto di precedenza: ma con la maggior solerzia ed efficacia possibili.
 
Augusto Patrignani, presidente Confcommercio cesenate


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